Lunedì 18 Settembre : Basilio di Seleucia

“Signore, il mio servo giace, paralizzato e soffre molto. Pur essendo schiavo, colui che è ammalato è anche uomo. Non guardare l’umiltà dello schiavo, ma piuttosto la grandezza del male”. Così parla il centurione; e cosa dice la Bontà suprema?: “Vengo e lo guarirò. Io, per aver cura degli uomini, mi sono fatto uomo e sono venuto per tutti, perciò non disprezzo nessuno. Lo guarirò”. Con l’immediatezza della sua promessa, Cristo pungola la loro fede: “Signore, non sono degno che tu entri sotto il mio tetto”. Vedi come il Signore, come un cacciatore, ha suscitato la fede nascosta nel segreto? “Comanda con una parola e il mio servo sarà guarito dal suo male, liberato dalla schiavitù della sua malattia. Anch’io infatti sono uomo sottoposto a un’autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all’uno: va’ ed egli va, e a un altro: vieni, ed egli viene. Perciò ho conosciuto la forza del tuo potere. A partire da quello che ho, ho riconosciuto quello che è più grande di me. Vedo gli eserciti delle guarigioni, vedo i miracoli, in truppa, che aspettano i tuoi ordini. Mandali contro la malattia, mandali come io mando un soldato”.

Gesù restò ammirato e disse: “Neanche in Israele ho trovato una fede così grande! Colui che era straniero alla vocazione, che non faceva parte del popolo dell’alleanza, che non aveva avuto parte ai miracoli di Mosè, che non era stato iniziato alle sue leggi, che non aveva conosciuto le parole profetiche, ha superato gli altri con la sua fede”.