Lunedì 19 Giugno : San Cesario di Arles

“Chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto” (Gc 2,10). Quale è quest’unico precetto se non l’amore vero, la carità perfetta? E’ di essa che l’apostolo Paolo dice ancora: “Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso” (Gal 5,14). (…)

Poiché la vera carità è paziente nell’avversità e sobria nella prosperità. E’ forte nelle gravi sofferenze, gioiosa nelle buone opere, sicurissima nella tentazione. E’ dolcissima coi veri amici, molto paziente coi falsi. Innocente di fronte alle insidie; si lamenta di fronte ai malfatti; tira un sospiro di sollievo di fronte alla verità. E’ casta in Susanna, sposata; in Anna, vedova; in Maria, Vergine (Dan 13,1ss; Lc 2,36). Umile nell’obbedire a Pietro e libera nel discutere con Paolo. E’ umana nella testimonianza dei cristiani; divina nel perdono di Cristo. Poiché la vera carità, fratelli carissimi, è l’anima di tutte le Scritture, la forza della profezia, il nerbo della conoscenza, il frutto della fede, la ricchezza dei poveri, la vita dei morenti. Conservatela fedelmente; preferitela con tutto il cuore e la forza del vostro spirito (cfr. Mc 12,30).