Lunedì 25 Luglio : Origene

Tutti coloro che vedono Cristo non sono illuminati da lui allo stesso modo, ma ognuno nella misura in cui può ricevere la luce. Gli occhi del nostro corpo non sono sempre rischiarati allo stesso modo dal sole; quanto più saliamo in luoghi elevati, quanto più il punto da cui contempliamo il suo sorgere è alto, tanto meglio percepiamo il suo chiarore e il suo calore. È lo stesso per il nostro spirito: Quanto più salirà e si eleverà vicino a Cristo, quanto più si esporrà da vicino allo splendore del suo chiarore, tanto più magnificamente e più brillantemente sarà irradiato dalla sua luce. Lo dice il Signore stesso per bocca del profeta: « Avvicinatevi a me, e io mi avvicinerò a voi » (Zac 1,3)…

Quindi non nello stesso modo andiamo a lui, ma ognuno « secondo la sua capacità » (Mt 25,15). O andiamo a lui insieme con le folle, e lui ci nutre con parabole affinché non veniamo meno per via a causa del digiuno (Mc 8,3). O rimaniamo sempre seduti ai suoi piedi, preoccupandoci solo di ascoltare la sua parola, senza mai lasciarci prendere dai molti servizi (Lc 10,38)…; senza dubbio, coloro che si avvicinano a lui in questo modo ricevono ben maggiormente la sua luce.

Ora se, come gli apostoli, senza mai allontanarci, « perseveriamo con lui nelle sue prove » (Lc 22,28), allora ci spiega nel segreto ciò che aveva detto alle folle, e con più chiarezza ancora ci illumina (Mt 13,11s). Infine, se egli trova qualcuno capace di salire con lui fino sul monte, come Pietro, Giacomo e Giovanni, questi non è più illuminato soltanto dalla luce di Cristo, ma dalla voce del Padre stesso.