Lunedì 26 Luglio : San John Henry Newman
Fin dall’inizio, egli era venuto nel mondo, ma gli uomini hanno adorato altri déi. È venuto in questo mondo nella carne, «eppure il mondo non lo riconobbe»; «Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto» (1 Gv 1,10-11). Eppure è venuto per condurli ad accoglierlo, a riconoscerlo, ad adorarlo. È venuto per integrare in lui questo mondo perché come egli è luce, anche questo mondo fosse luce. Quando è venuto non aveva «dove posare il capo» (Lc 9,58), ma è venuto per farsi un posto, per farsi una casa, trovarvi delle dimore. È venuto a cambiare il mondo intero in una sua dimora di gloria, questo mondo che era tenuto in schiavitù dalle potenze del male.
È venuto nella notte, è nato nella notte buia, in una grotta. (…) Prima in questo luogo ha posato il capo, ma non per rimanervi per sempre. Non intendeva limitarsi a questa oscurità. (…) Il suo disegno era trasformare il mondo. (…) Occorreva che tutto l’universo fosse rinnovato da lui, ma non ricorreva a nulla di ciò che esisteva, affinché tutto fosse creato a partire dal nulla. (…) Era una luce che brillava nelle tenebre finché, per mezzo della sua sola forza, fosse creato un Tempio degno del suo nome.