Lunedì 27 Gennaio : Origene

Riconoscilo: “in te si è levato un nuovo re, un re d’Egitto”. E’ lui che ti requisisce per i suoi lavori, ti obbliga a fare mattoni e malta. E’ lui che t’impone capomastri e sorveglianti, lui che ti costringe con la frusta e la verga ai lavori della terra, ti forza a costruirgli città. E’ lui che ti spinge a percorrere il mondo, a muovere terra e mare per soddisfare le tue bramosie…

Questo re d’Egitto sa che la guerra è imminente. Sente l’arrivo di “colui che può spogliarlo della sua autorità e delle sue potenze, trionfare su di esse con audacia e inchiodarle sul legno della croce”…; sente vicina ormai l’ora della distruzione del suo popolo. Ecco perché dichiara: “Il popolo d’Israele è più forte di noi!” Possa dire altrettanto di noi e sentirci più potenti di lui! Come potrà sentirlo? Se non ascolto i pensieri cattivi e le bramosie perverse che m’ispira; se respingo “i suoi dardi infuocati con lo scudo della fede”; se, ogni volta che suggerisce qualcosa alla mia anima, mi ricordo di Cristo, mio Signore, e gli dico: “Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”…

Poiché viene il Signore Gesù…, per sottomettere “principati, potestà e dominazioni”, per sottrarre i figli d’Israele alle violenze dei nemici…, per insegnarci nuovamente a vedere Dio in spirito, ad abbandonare i lavori del Faraone, ad uscire dalla terra d’Egitto, a rinunciare ai barbari costumi degli Egiziani, “a rivestire l’uomo nuovo, di giorno in giorno” a immagine di colui che ci ha creati, Cristo Gesù nostro Signore, a cui appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

(Riferimenti biblici: Es 1,8; Col 2,14-15; Es 1,9; Ef 6,16; Mt 4,10; Dt 6,13; Col 1,16; Ef 4,22-24; Col 3,9-10; 2Cor 4,16)