Lunedì 28 Novembre : Concilio Vaticano II
Questo piano universale di Dio per la salvezza del genere umano non si attua soltanto in una maniera per così dire segreta nell’animo degli uomini. (…) Ma Dio, al fine di stabilire la pace, cioè la comunione con sé, e di realizzare tra gli uomini stessi – che sono peccatori – una unione fraterna, decise di entrare in maniera nuova e definitiva nella storia umana, inviando il suo Figlio a noi con un corpo simile al nostro, (…) per restaurare tutto in lui. Ed in effetti Cristo Gesù fu inviato nel mondo quale autentico mediatore tra Dio e gli uomini. Poiché è Dio, in lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità; nella natura umana, invece, egli è il nuovo Adamo, è riempito di grazia e di verità ed è costituito capo dell’umanità nuova. (…) Per noi egli si è fatto povero, pur essendo ricco, per arricchire noi con la sua povertà. (…) Assunse la natura umana completa, quale essa esiste in noi, infelici e poveri, ma una natura che in lui è senza peccato. (…) «Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare quello che era perduto».
Ora tutto quanto il Signore ha una volta predicato o in lui si è compiuto per la salvezza del genere umano, deve essere annunziato e diffuso fino all’estremità della terra. (…) In tal modo quanto una volta è stato operato per la salvezza di tutti, si realizza compiutamente in tutti nel corso dei secoli.
(Riferimenti biblici : 1Cor 15,28; Gv 11,52; Ef 1,10; 1Tim 2,5; Col 2,9; cf 1Cor 15,45; 2Cor 8,9; Eb 4,15; Lc 19,10; At 1,8)