Lunedì 29 Novembre : Sant’Ireneo di Lione
Nel libro di Isaia, il Verbo stesso dice che ha dovuto manifestarsi tra noi – il Figlio di Dio, infatti, si è fatto figlio dell’uomo – e lasciarsi trovare da noi che prima non lo conoscevamo: “Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: “Eccomi, eccomi” a gente che non invocava il mio nome” (65,1). Che questo popolo, di cui parla Isaia, debba essere un popolo santo, è stato annunciato nei dodici profeti da Osea: “Io amerò gli Innamorati, e a Non-popolo dirò: ‘Voi siete il mio popolo’ (…) e saranno chiamati ‘figli del Dio vivente'” (Rom 9,25-26). (Rom 9,25-26; Os 2,25; cf 1,9). Questo è anche il significato di ciò che disse Giovanni Battista: “Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre” (Mt 3,9). Infatti, essendo stati strappati dal culto delle pietre per fede, i nostri cuori vedono Dio e diventiamo figli di Abramo, che è stato giustificato per fede.