Lunedì 3 Ottobre : Origene
Questo Samaritano « porta i nostri peccati » (Mt 8, 17) e soffre per noi. Porta il moribondo e lo conduce in un albergo, cioè nella Chiesa. Essa è aperta a tutti, non rifiuta il suo soccorso a nessuno e tutti vi sono invitati da Gesù: « Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò » (Mt 11, 28). Dopo avervi condotto il ferito, il Samaritano non parte subito, ma rimane tutta la giornata nella locanda accanto al moribondo. Cura le sue ferite, non soltanto di giorno, ma anche di notte, circondandolo di tutta la sua sollecitudine premurosa… Veramente, questo custode delle anime si è mostrato verso gli uomini più prossimo della Legge e dei Profeti « dando prova di bontà » verso colui che « era incappato nei briganti » e si è mostrato il suo « prossimo » non soltanto nelle parole ma nei fatti.
Ci è quindi possibile, seguendo questa parola: « fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo » (1 Cor 11, 1), di imitare Cristo e di aver pietà di coloro che « sono incappati nei briganti », di farci vicini a loro, di versare olio e vino sulle loro ferite e di fasciarle, di caricarli sul giumento e di portare i loro fardelli. Perciò, per esortarci a questo, il Figlio di Dio ha detto, rivolgendosi a noi tutti, più che al dottore della Legge: « Va’ e anche tu fa’ lo stesso ».