Lunedì 30 Dicembre : San Clemente dAlessandria
Poiché il Verbo, la Parola di Dio, era fin dall’inizio, fu il principio divino di tutte le cose e lo è tuttora. Ma poiché in questi ultimi tempi ha ricevuto il nome di Cristo, Colui-che-è-stato-consacrato, io lo chiamo “Cantico nuovo” (Sal 33, 144, 149, ecc.). Da molto tempo esistevamo nel Verbo, poiché era in Dio; per mezzo di lui è buona la nostra esistenza. Ora il Verbo si è manifestato agli uomini, lui, Dio e uomo, motivo e origine per noi di ogni bene. Infatti, ammaestrati da lui a vivere rettamente, siamo introdotti nella vita eterna. Perciò, come dice il divino apostolo del Signore: “È apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo (Tt 2, 11-13).
Dunque il Cantico nuovo è quello della manifestazione del Verbo che era in principio e viene a splendere in mezzo a noi. (…) Poiché è venuto colui che da sempre era il nostro Salvatore, colui che è Dio è venuto come maestro; è venuto il Verbo per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose (Gv 1,10). Colui che come artefice del mondo ci diede la vita nella prima creazione, ora come maestro ci insegna a vivere bene per poterci poi elargire come Dio la vita eterna. Non è oggi la prima volta che ha pietà di noi a causa del nostro smarrimento; è dal principio.