Lunedì 6 Maggio : San Gregorio Magno

“Il calunniatore è insorto contro di me e mi accusa in faccia” (Gb 16,8). Anche nelle ore tranquille, la santa Chiesa è oggetto di menzogne, poiché ci sono molti nel suo seno non più fedeli alla promessa dell’eternità e che mentendo si dicono tuttavia fedeli. E siccome non hanno il coraggio di contraddire apertamente la predicazione della Chiesa, ella deve sopportare la menzogna non faccia a faccia, ma, in qualche modo, alle spalle. Passata l’ora della malignità gridata, chi ora calunnia nella paura viene a contraddire in faccia: alle parole della vera fede si oppongono i suoi clamori senza risposta.

Ma occorre sapere, quando siamo in questo modo esposti ai colpi degli uomini, più che loro è il maligno, principe della loro anima, ad accanirsi contro di noi, come dice Paolo: “La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12). Ecco perché, parlando ancora di menzogna, Giobbe può passare subito al ritratto del principe di questa menzogna trasformando così la frase: “concentra il suo furore su di me, minacciandomi digrigna i denti contro di me. Mi guarda con occhi terribili il mio nemico” (Gb 16,10Vg). Chi sono tutti gli ingiusti? Non sono forse membri del diavolo? E’ quindi lui che fa attraverso di loro tutto quanto gli ispira nel cuore di fare.

Dunque, se ancora adesso non c’è che furore contro la Santa Chiesa, il suo furore è disperso, perché è negli individui che lui suscita tentazioni nascoste contro di lei. Ma il giorno in cui lui stesso si scatenerà in un’aperta persecuzione, concentrerà il suo furore contro di lei, perché, per distruggerla userà tutte le sue forze.