Lunedì 7 Novembre : Sant Agostino
Pratichiamo la verità impegnandoci a non peccare e a non aggiungere peccato a peccato. Infatti, chi si aspetta troppo dalla misericordia di Dio finisce col considerare nel suo animo Dio ingiusto, credendo che, anche se resterà peccatore e non vorrà abbandonare le sue ingiustizie, Dio, quando verrà, lo collocherà là dove colloca i suoi servi obbedienti. E’ giusto tutto ciò? Cioè, porre te che perseveri nel peccato là dove porrà coloro che hanno abbandonato la via del peccato? (…) Perché vuoi piegare Dio alla tua volontà? Piegati piuttosto tu alla volontà di Dio!
Giustamente, pertanto, il salmista dice: “Chi ricercherà la sua misericordia e la sua verità per lui” (Sal 61,8 vulg) (…) Perché ha aggiunto: “per lui”, se non perché molti cercano, sì, di apprendere dai Libri santi la misericordia e la verità di Dio, ma, quando l’hanno appresa, vivono per sé e non per lui. Cercano il loro interesse, non le cose di Gesù Cristo; predicano la misericordia e la verità, ma non operano secondo misericordia e secondo verità. (…) Ebbene, chi ama Dio e Cristo, quando si mette a predicare la sua misericordia e la sua verità, deve agire per amore di lui, non per se stesso. Cioè: non deve farlo per avere da questa predicazione comodità temporali, ma per giovare alle membra di Cristo, cioè ai suoi fedeli, amministrando con verità ciò che conosce. Deve, cioè, comportarsi in modo che colui che vive non “viva più per sé, ma per colui che per tutti è morto” (2 Cor 5,15).(…) “Chi cercherà per lui la sua misericordia e la sua verità?”