Martedì 1 Marzo : Santa Caterina da Siena
E quale è questo centuplo, dilettissima figlia, a cui dopo segue la vita eterna? Cosa intendeva e voleva dire la mia Verità? Parlava di beni temporali? Non propriamente, anche se talvolta moltiplico i beni temporali a beneficio di coloro che sono generosi nell’elemosina. Ma di cosa si tratta allora? – Senti bene: quello che dà la propria sua volontà, mi dà “una” cosa: la sua volontà. Ed io, per quest’unica cosa, gli rendo “cento”.
Perché il numero di cento? Perché cento è numero perfetto, e non puoi aggiungervi nulla, a meno che non ricominci a contare dall’uno. Così la carità è perfettissima sopra tutte l’altre virtù, ché non si può salire a virtù più perfetta. E non si può aggiungere alla sua perfezione che tornando alla conoscenza di se stessi per ricominciare un nuovo centinaio di meriti, ma si arriva sempre al numero “cento” e ci si ferma. Questo è quel centuplo che dono a coloro che mi hanno dato l’uno della loro volontà, e nell’obbedienza generale e in quella particolare.
E’ con questo centuplo che avete la vita eterna! (…) Il centuplo è il fuoco della divina carità. E perché hanno ricevuto da me il centuplo, sono nella gioia straordinaria che riempie tutto il loro cuore.