Martedì 14 Maggio : Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino

La Sapienza è Sapienza d’amore. E’ al servizio di Dio che è amore. Ora l’amore è il bene diffusivo per se stesso. Ha bisogno di spandersi e trova gioia nel donarsi. La gioia è la misura del dono che fa e della sua qualità. Perché lei è interamente al servizio di Dio, la Sapienza utilizza tutte le risorse per diffondere amore. Quindi non sorprende che la Sapienza d’amore trova gioia nei figli degli uomini perché nella loro anima può spandere il migliore dei doni creati, la grazia, che è una partecipazione alla natura e alla vita di Dio. (…)

La Sapienza d’amore è essenzialmente attiva. Il moto non è un suo stato passeggero: è costante. Se il bene diffusivo per se stesso che è l’amore cessasse un istante di spandersi, non sarebbe più amore. L’amore che si ferma si trasforma in egoismo. Dio genera senza sosta suo Figlio, dal Padre e dal Figlio procede costantemente lo Spirito Santo; ecco perché Dio è eterno Amore. L’amore che ci è dato non potrebbe fermarsi alla nostra anima. Ha bisogno di tornare alla sua sorgente e vuole attraverso di noi continuare il movimento di diffusione di se stesso.

Conquistandoci, la Sapienza d’amore ci fa entrare nell’intimità divina, ma ci trascina verso il suo scopo nella realizzazione dei suoi disegni d’amore. Ci trasforma immediatamente in canali della grazia e in strumenti del suo agire. L’amore è essenzialmente dinamico e creatore di dinamismo. (…) La Sapienza d’amore conquista le anime, più che per esse, per la sua opera. Non ha che un fine che è la Chiesa. Ci sceglie come membri della Chiesa, affinché al nostro posto vi compiamo la nostra missione.