Martedì 18 Maggio 2021 : Commento San Bernardo
“Perché ora sei triste, o anima mia, perché su di me gemi?” Pensi che troverai anche tu in te un luogo per il Signore? E quale luogo vi è mai in noi adatto a questa gloria, capace di questa Maestà? Oh, potessi adorare almeno nel luogo dove si posarono i suoi piedi! Chi mi darà di poter baciare almeno le impronte di qualche anima che il Signore abbia scelto a sua eredità? Tuttavia se egli si degna di infondere anche nella mia anima l’unzione della sua misericordia, perché anch’io possa dire: “Ho corso nella via dei tuoi comandamenti, poiché hai dilatato il mio cuore” (Sal 118,32), potrò forse anch’io indicare in me stesso, anche se non un cenacolo grande e tappezzato dove egli possa mettersi a tavola con i suoi discepoli, almeno un posticino dove possa reclinare il capo. (…)
È poi necessario che l’anima cresca e si dilati affinché possa contenere Dio. Ora la sua larghezza è in proporzione del suo amore, come dice l’Apostolo: “Dilatatevi nella carità” (2 Cor 6,13). Infatti, per quanto l’anima in quanto spirito non abbia affatto quantità, tuttavia la grazia le conferisce ciò che non le dà la natura. (…) La grandezza, dunque, di ciascuna anima si valuta dal grado di carità che possiede, in maniera tale, per esempio, che è grande quando ha una grande carità, piccola quando ne ha poca e se non ne ha affatto è nulla, come dice san Paolo: “Se non ho la carità non sono niente” (1 Cor 13,12).