Martedì 18 Ottobre : San John Henry Newman
Anzi, tutte le parole di Cristo, pur rivestite di forma temporanea e ordinate a uno scopo immediato, e per questo difficili da estrapolare da ciò che in esse c’è di momentaneo o contingente, conservano tutta la loro forza in ogni secolo. Rimanendo nella Chiesa, sono destinate a durare per sempre nei cieli (cfr Mt 24,35); si prolungano fino all’eternità. Sono la nostra regola santa, giusta e buona, «lampada per i nostri passi, luce sul nostro cammino» (Sal 119,105), così pienamente e intimamente adatte al nostro tempo come quando sono state pronunciate.
Sarebbe stato vero anche se la premura di un solo uomo avesse raccolto queste briciole dalla tavola di Cristo. Ma abbiamo una speranza molto più grande, perché le riceviamo non da uomini bensì da Dio (1 Tes 2,13). Lo Spirito Santo, che è venuto a glorificare Cristo e a dare agli evangelisti l’ispirazione per scrivere, non ha scritto per noi un Vangelo sterile. Sia lodato di aver scelto e salvaguardato per noi le parole che sarebbero state particolarmente utili nei tempi a venire, parole cioè che possono servire di legge alla Chiesa, per la fede, la morale e la disciplina. Non una legge scritta su delle tavole di pietre (Es 24,12), bensì una legge di fede e di amore, dello spirito non della lettera (Rm 7,6), una legge per cuori generosi, che accettano di «vivere di ogni parola – per quanto modesta e umile sia – che esce dalla bocca di Dio» (Dt 8,3; Mt 4,4).