Martedì 20 Agosto : Santa Caterina da Siena

[Santa Caterina ha sentito Dio dirle:] Ahimè! mia carissima figlia, vedi quale vergogna per questi uomini così miseramente avidi dei beni di questo mondo, che non seguono neppure le indicazioni della luce naturale, per acquisire il bene supremo ed eterno! Non fanno nemmeno quanto facevano i filosofi per amore della scienza. Questi, quando avevano capito che le ricchezze erano un ostacolo, se ne liberavano, gli uomini invece delle loro ricchezze fanno un dio, né più né meno! E’ evidente che hanno più dolore per la perdita dei beni temporali, che di perdere me, il bene supremo, l’eterna ricchezza. A guardar da vicino, scoprirai che è nel desiderio disordinato, nella volontà senza regole di diventare ricchi, che è la fonte di tutti i mali. (…)

Nel santo Vangelo, la mia Verità vi ha detto che era più facile ad un cammello entrare nella cruna di un ago che ad un ricco entrare nella vita eterna! I ricchi, sono loro che, per un attaccamento smisurato per i beni di questo mondo, possiedono o aspirano alle ricchezze. Ci sono molti, come vi ho detto, che, pur essendo poveri in realtà, per il loro attaccamento disordinato possiedono tuttavia il mondo intero con la volontà, se potessero, di diventarne padroni. Impossibile a loro di passare per la porta che è stretta e bassa; a meno che non gettino via il loro carico, togliendo dal cuore l’amore del mondo, e pieghino la testa con l’umiltà. Ora, è per questa porta che bisogna passare: non ce n’è un’altra che dia accesso alla vita. C’è sì una grande porta; ma è sull’eterna dannazione che si apre! Ed è per quella che questi ciechi vogliono passare, senza vedere la rovina verso cui vanno.