Martedì 21 Gennaio : SantAgostino

Veramente oggi è sabato: quel giorno che anche al presente i giudei celebrano nell’ozio del corpo, un ozio languido, indolente e dissoluto. Si abbandonano infatti a delle frivolezze; e mentre Dio ordina di osservare il sabato, essi passano il sabato in cose che Dio proibisce. Il sabato per noi è l’astensione dalle opere del male; la loro riguarda le opere di bene. È infatti meglio arare che ballare. Essi si astengono dal compiere opere buone, ma non si guardano dalle frivolezze. Dio ci ha prescritto un riposo, ma quale riposo?

Guardate dapprima dove è questo riposo. Il nostro riposo è nell’intimo del cuore. Molti infatti, pur riposandosi con le membra, hanno la coscienza in tumulto. Sono cattivi, ma per chi è cattivo non può esistere un riposo: la sua coscienza non è mai tranquilla, ed egli inevitabilmente vive nel turbamento. Chi invece ha la coscienza a posto è tranquillo; e tale tranquillità è il sabato del cuore. Costui guarda a Dio e alle sue promesse, e, se per caso ora soffre, si allieta nella speranza del futuro e svanisce ogni nube di tristezza. È quanto dice l’Apostolo: “Lieti nella speranza”. Tale gioia, basata nella sicurezza della nostra speranza, è il nostro sabato.

E questo è ciò che si raccomanda e si canta nel salmo: in qual modo cioè il cristiano debba vivere senza turbamenti nel sabato del suo cuore. Il quale sabato in concreto consiste nel riposo, nella tranquillità e nella serenità della coscienza. Il salmista spiega le ragioni per cui di solito gli uomini si turbano, e ci insegna a celebrare il sabato nel cuore.