Martedì 22 Agosto : San Gregorio Magno

“Ma io all’Onnipotente vorrei parlare, a Dio vorrei fare rimostranze” (Gb 13,3). Noi parliamo all’Onnipotente quando ci associamo alla giustizia del maestro per far passare le nostre azioni al vaglio di uno scrupoloso esame.

Forse anche discute con Dio chi, dopo aver obbedito nel mondo ai suoi precetti, viene poi in giudizio a giudicare i popoli con Lui, come è detto ai predicatori che abbandonano tutti i loro beni: “Voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele” (Mt 19,28). Il signore dice ancora per bocca di Isaia: ” Imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova. Su, venite e discutiamo” (Is 1,17.18). E’ giusto infatti che discuta con Dio, nel giudizio sugli orfani, l’uomo che, per consacrarsi alla parola di Dio, rinuncia senza riserva al secolo presente.

Parlare concerne quindi la preghiera; discutere, il giudizio. Il santo, di conseguenza, parla ora all’Onnipotente per discutere poi con l’Onnipotente, perché chi verrà un giorno per giudicare con Dio è colui che in questo mondo gli sarà stato familiare nella preghiera.