Martedì 22 Febbraio : Catechismo della Chiesa cattolica
Del solo Simone, al quale diede il nome di Pietro, il Signore ha fatto la pietra della sua Chiesa. A lui ne ha affidato le chiavi; l’ha costituito pastore di tutto il gregge (Gv 21,5). « Ma l’incarico di legare e di sciogliere, che è stato dato a Pietro, risulta essere stato pure concesso al collegio degli apostoli, unito col suo capo ». Questo ufficio pastorale di Pietro e degli altri apostoli costituisce uno dei fondamenti della Chiesa; è continuato dai vescovi sotto il primato del Papa.
Il Papa, vescovo di Roma e successore di san Pietro, « è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli ». « Infatti il romano Pontefice, in virtù del suo ufficio di Vicario di Cristo e di Pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente ».
« Il collegio o corpo dei vescovi non ha autorità, se non lo si concepisce insieme con il romano Pontefice, […] quale suo capo ». Come tale, questo collegio « è pure soggetto di suprema e piena potestà su tutta la Chiesa: potestà che non può essere esercitata se non con il consenso del romano Pontefice ». « Il Collegio dei vescovi esercita in modo solenne la potestà sulla Chiesa universale nel Concilio Ecumenico ». « Mai si ha Concilio Ecumenico, che come tale non sia confermato o almeno accettato dal successore di Pietro ». « Il collegio episcopale, in quanto composto da molti, esprime la varietà e l’universalità del popolo di Dio; in quanto raccolto sotto un solo capo, esprime l’unità del gregge di Cristo ».