Martedì 22 Novembre : San Cirillo di Gerusalemme

«Il Signore verrà dal cielo sulle nubi, come vi è salito sulle nubi» (At 1,9). Lo disse egli stesso: «Vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gloria grande» (Mt 24,30). Ma quale sarà il vero segno della venuta del Signore, tale da impedire alle potenze avverse di imbrogliarci facendoci credere che sono lui? Sta scritto: «Allora apparirà il segno del Figlio dell’uomo» (Mt 24,30). Il segno distintivo del Cristo è veramente la croce. Il segno di una croce luminosa precederà il Re, designando chi prima è stato crocifisso, affinché a questa vista coloro che l’avevano inchiodato e angariato battendosi il petto (Zc 12,10) dicano: «Ecco chi abbiamo schiaffeggiato, quel volto che abbiamo coperto di sputi, colui che abbiamo legato e oltraggiato fino a infliggergli l’ignominia della croce». Diranno: «Dove avremo scampo davanti alla tua ira?» (Ap 6,16). Anche difesi da schiere di angeli, non troveranno rifugio da nessuna parte.

Il segno della croce terrorizzerà i nemici di Cristo! Sarà invece fonte di gioia per i suoi amici che avranno creduto alla croce o ne avranno parlato o avranno patito per essa. Ma a chi toccherà allora la beatitudine di essere trovato amico di Cristo? Non disdegnerà i suoi servi il re glorioso assiso sullo stesso trono del Padre tra schiere di angeli (Ap 3,21). Perché i suoi eletti non vadano confusi con i suoi nemici, «manderà i suoi angeli con una grande tromba a radunare tutti i suoi eletti dai quattro venti» (Mt 24,31). Colui che non disdegnò di prendersi cura di un solo giusto, Lot (Gen 19,15; Lc 17,28), potrà disinteressarsi di tanti giusti? Li farà chiamare a raccolta dagli angeli e fattili venire su carri di nubi, dirà loro: «Venite, benedetti dal Padre mio» (Mt 25,34).