Martedì 23 Luglio : Santa Caterina da Siena
Sì, io sono il vignaiolo; sono io che ho piantato la vera vigna del mio Figlio unigenito sulla terra della vostra umanità, perché voi tralci, uniti alla vigna, portiate frutti. Chi non produrrà il frutto di opere buone e sante sarà tagliato dalla Vigna e seccherà; poiché, separato dal ceppo, perde la vita della grazia ed è gettato nel fuoco eterno, come il tralcio che non porta frutto è tagliato e bruciato perché non è buono per altro. Così succede a quelli. Tagliati dalla Vigna a causa del loro peccato, se restano nel peccato mortale, la divina Giustizia non può fare altro che gettarli nel fuoco che brucia per l’eternità. (…)
Non così fanno i miei servi, e come loro dovete fare voi, restare uniti a questa vigna e innestati in essa. Così produrrete frutti abbondanti, perché riceverete la linfa del ceppo. Restando nel Verbo, mio Figlio, restate in me, perché io sono un’unica cosa con lui, e lui con me. Restando in lui, seguirete i suoi insegnamenti; seguendo i suoi insegnamenti parteciperete della sostanza del Verbo, cioè parteciperete della mia eterna Divinità, unita all’umanità, e attingerete in lei un amore divino in cui l’anima s’inebria. Ecco perché ti ho detto che parteciperete alla sostanza della Vigna.