Martedì 26 Novembre : San Gregorio Magno

“La vostra memoria sarà come cenere” (Gb 13,12 Vg). Tutti quelli il cui pensiero terrestre si plasma secondo il secolo presente tentano in ogni loro atto di lasciare al mondo la memoria della loro persona. Può essere per la guerra, o muri superbi di edifici o trattati eloquenti sulle scienze del secolo, ognuno s’impegna incessantemente e si costruisce un nome che ne assicuri il ricordo.

Ma siccome la vita è più pronta a correre verso la fine, cosa rimarrà di di stabile in essa, se nel suo muoversi è pronta pure a scorrere via? Un soffio, infatti, porta via la cenere, come dice la Scrittura: “Non così, non così i malvagi, ma come polvere che il vento disperde dalla faccia della terra.” (Sal 1,4 Vg) Si è quindi in diritto di paragonare la memoria degli empi alla cenere, poiché si mettono nel posto dove li porterà via un soffio. Sì, s’impegnino pure a completare la gloria del loro nome, avranno fatto della loro memoria solo cenere, poiché il vento di un mondo mortale ha fatto presto a portarla via.

Al contrario, la Scrittura dice del giusto: “Eterno sarà il ricordo del giusto” (Sal 112,6). Infatti, per il fatto stesso che le sue azioni restano nello sguardo di Dio solo, fissa il nome che assicura il suo ricordo per l’eternità.