Martedì 29 Giugno : San Clemente di Roma
Lasciando gli esempi antichi dell’Antico Testamento, veniamo agli atleti vicinissimi a noi e prendiamo gli esempi validi della nostra epoca. Per invidia e per gelosia le più grandi e giuste colonne furono perseguitate e lottarono sino alla morte. Prendiamo i santi apostoli. Pietro per l’ingiusta invidia sopportò molte fatiche, non una o due, e così col martirio raggiunse la gloria. L’invidia e la discordia permisero a Paolo di mostrare come si raggiunge il premio della pazienza. Per sette volte portando le catene della prigionia, esiliato, lapidato, fattosi predicatore del Vangelo nell’oriente e nell’occidente, ebbe la nobile fama della fede. Dopo aver predicato la giustizia a tutto il mondo, fino al confine dell’occidente, e resa testimonianza davanti alle autorità, lasciò il mondo e raggiunse il luogo santo, divenendo il più grande modello di pazienza. A questi uomini che vissero santamente si aggiunse una grande schiera di eletti, i quali, soffrendo per invidia molti oltraggi e torture, furono di bellissimo esempio per noi. …
Carissimi, scriviamo tutte queste cose non solo per avvertire voi, ma anche per ricordarle a noi. Siamo sulla stessa arena e uno stesso combattimento ci attende. Lasciamo i vani ed inutili pensieri e seguiamo la norma gloriosa e veneranda della nostra tradizione. Vediamo ciò che è bello, ciò che è piacevole e gradito davanti a chi ci ha creato. Fissiamo lo sguardo sul sangue di Gesù Cristo e consideriamo quanto sia prezioso al Padre suo. Effuso per la nostra salvezza portò al mondo la grazia della conversione.