Martedì 29 Marzo : Sant’Agostino
Parli il cuore, taccia l’alterigia. Al superbo l’umiltà sembra indegna del Signore, perciò da chi è così, la salvezza si allontana. Non montare in superbia: scendi, se vuoi essere risanato. La pietà doveva inorridire se il Cristo incarnato si riteneva soggetto a mutamento. Ma ora la verità ti assicura che il tuo Dio sussiste immutabilmente; non temere, il suo essere non viene meno; e proprio per lui neppure tu cessi di esistere. Sempre uguale a se stesso, nasce da donna, ma nella carne… Fu arrestato, legato, flagellato, oltraggiato, infine crocifisso, ucciso, ma nella carne. Perché ti fa inorridire? Il Verbo del Signore dura sempre. Chi disprezza questa condizione di umiltà in Dio, non vuole per sé la guarigione dal tumore micidiale della superbia.
Di conseguenza, il Signore Gesù Cristo, per mezzo della sua carne, ha fatto bene sperare della nostra carne. Ha preso infatti su di sé ciò che su questa terra ci era comunemente noto, ciò che quaggiù si verifica estesamente e in continuità: nascere e morire. Sulla terra è frequente il nascere e il morire, mentre risorgere e vivere per l’eternità non aveva luogo quaggiù. Vi trovò povere ricompense terrene, vi portò quelle del cielo, straniere sulla terra.