Martedì 29 Marzo : Sant’Agostino

I miracoli di Cristo sono per noi figura di qualcosa che è in relazione con la salvezza eterna…; quella piscina è un segno di quanto il verbo del Signore ci ha dato. Dico in breve: quell’acqua era il popolo Giudaico; i cinque portici, la Legge. Mosè scrisse infatti cinque libri. Perciò, quell’acqua era chiusa all’interno da cinque portici, così come quel popolo era chiuso entro i limiti della legge. L’agitarsi dell’acqua è la Passione del Signore in mezzo al popolo. Chi vi scendeva veniva sanato; soltanto uno, perché egli appunto è l’unità. Chiunque siano, gli uomini che si turbano della passione del Signore, sono superbi; non vogliono scendere, non sono risanati. “Ed io – dice – giungerò a credere in un Dio incarnato, in un Dio nato da donna, in un Dio flagellato, crocifisso, morto, ferito, sepolto? Lungi da me che io creda questo di Dio: è indegno”.

Parli il cuore, taccia l’alterigia. Al superbo l’umiltà sembra indegna del Signore, perciò da chi è così, la salvezza si allontana. Non montare in superbia: scendi, se vuoi essere risanato. La pietà doveva inorridire se il Cristo incarnato si riteneva soggetto a mutamento. Ma ora la verità ti assicura che il tuo Dio sussiste immutabilmente; non temere, il suo essere non viene meno; e proprio per lui neppure tu cessi di esistere. Sempre uguale a se stesso, nasce da donna, ma nella carne… Fu arrestato, legato, flagellato, oltraggiato, infine crocifisso, ucciso, ma nella carne. Perché ti fa inorridire? Il Verbo del Signore dura sempre. Chi disprezza questa condizione di umiltà in Dio, non vuole per sé la guarigione dal tumore micidiale della superbia.

Di conseguenza, il Signore Gesù Cristo, per mezzo della sua carne, ha fatto bene sperare della nostra carne. Ha preso infatti su di sé ciò che su questa terra ci era comunemente noto, ciò che quaggiù si verifica estesamente e in continuità: nascere e morire. Sulla terra è frequente il nascere e il morire, mentre risorgere e vivere per l’eternità non aveva luogo quaggiù. Vi trovò povere ricompense terrene, vi portò quelle del cielo, straniere sulla terra.