Martedì 3 Maggio : San Bruno di Segni
Gesù dice: «Volete venire al Padre? Volete conoscerlo? Conoscete prima me, me che vedete, e così dopo conoscerete colui che non vedete ancora. Già l’avete visto, ma non in se stesso; l’avete visto in me. L’avete visto, ma in spirito e per fede. E’ lui che parla in me, poiché io non parlo da me stesso. Quando mi ascoltate, lo vedete; poiché, quando si tratta di realtà spirituali, non c’è differenza tra vedere e ascoltare: chi ascolta, vede ciò che ascolta. Così, vedete il Padre quando lo ascoltate parlare in me. E fin da ora lo conoscete, perché dimora in voi, ed è in voi».
«Filippo gli dice: Signore, mostraci il Padre; e ci basta». Filippo desiderava vedere il Padre non solo in spirito, con gli occhi della fede, ma anche con gli occhi della carne. Mosé, anche lui, aveva detto: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mostrami il tuo volto perché ti possa conoscere». E il Signore aveva risposto: «Nessun uomo può vedermi e restare vivo» (Es 33,18-20). Qui Gesù dice a Filippo: «Da tanto tempo sono con voi e voi non mi conoscete! Filippo, chi ha visto me ha visto il Padre». Filippo parlava della visione dei sensi; Cristo lo richiama alla visione interiore, lo invita a comprendere con gli occhi dell’anima. «Da tanto tempo sono con voi; da tanto tempo vivo con voi; da tanto tempo vi ho rivelato la mia divinità e la mia potenza con le parole, i segni ed i miracoli, e tu non mi conosci? Filippo, chi mi vede, non con gli occhi della carne, come credi, ma con gli occhi del cuore, come ti dico, costui vede il Padre».