Martedì 30 Maggio : Libro dell’Ecclesiastico 35,1-15.
Chi osserva la legge moltiplica le offerte; chi adempie i comandamenti offre un sacrificio di comunione.
Chi serba riconoscenza offre fior di farina, chi pratica l’elemosina fa sacrifici di lode.
Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall’ingiustizia.
Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, tutto questo è richiesto dai comandamenti.
L’offerta del giusto arricchisce l’altare, il suo profumo sale davanti all’Altissimo.
Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato.
Glorifica il Signore con animo generoso, non essere avaro nelle primizie che offri.
In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, consacra con gioia la decima.
Dà all’Altissimo in base al dono da lui ricevuto, dà di buon animo secondo la tua possibilità,
perché il Signore è uno che ripaga, e sette volte ti restituirà.
Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà, non confidare su una vittima ingiusta,
perché il Signore è giudice e non v’è presso di lui preferenza di persone.
Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare?
Chi serba riconoscenza offre fior di farina, chi pratica l’elemosina fa sacrifici di lode.
Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall’ingiustizia.
Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, tutto questo è richiesto dai comandamenti.
L’offerta del giusto arricchisce l’altare, il suo profumo sale davanti all’Altissimo.
Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato.
Glorifica il Signore con animo generoso, non essere avaro nelle primizie che offri.
In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, consacra con gioia la decima.
Dà all’Altissimo in base al dono da lui ricevuto, dà di buon animo secondo la tua possibilità,
perché il Signore è uno che ripaga, e sette volte ti restituirà.
Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà, non confidare su una vittima ingiusta,
perché il Signore è giudice e non v’è presso di lui preferenza di persone.
Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare?