Martedì 31 Dicembre : San Clemente dAlessandria
Cosa vuole dunque questo strumento, il Verbo di Dio, il Signore, e il suo canto nuovo? Aprire gli occhi ai ciechi e le orecchie ai sordi, condurre storpi e smarriti alla giustizia, rivelare Dio agli uomini, fermare la corruzione, vincere la morte, riconciliare col Padre i figli disobbedienti. Ama gli uomini questo strumento di Dio: il Signore ha pietà, insegna, esorta, avverte, salva, protegge, e, in più, come ricompensa della nostra fiducia, ci promette il regno dei cieli. Vuole per noi solo un bene, la nostra salvezza.
Ecco nelle vostre mani l’oggetto della promessa, ecco l’amore per gli uomini: prendete la vostra parte di grazia. E il mio canto salvifico, non credete che è nuovo come una casa è nuova, poiché era “prima dell’aurora” (Sal 119,147) e “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1). Ecco il canto nuovo, appare e viene a splendere fra noi il Verbo che era in principio e preesisteva. Infatti è appena comparso colui che preesisteva come Salvatore; è apparso, colui che non è stato maestro, “poiché il Verbo era presso Dio” (Gv 1,1); è apparsa la Parola per mezzo della quale tutto è stato creato.