Martedì 6 Agosto : San Leone Magno
Il Signore manifesta dunque la sua gloria alla presenza di testimoni scelti e fa risplendere quel corpo, che gli è comune con tutti gli uomini, di tanto splendore, che “la sua faccia diventa simile al fulgore del sole e le sue vesti uguagliano il candore della neve”. Questa trasfigurazione, senza dubbio, mirava soprattutto a rimuovere dall’animo dei discepoli lo scandalo della croce, perché l’umiliazione della Passione, volontariamente accettata, non facesse tremare la loro fede. (…) Ma questa rivelazione dava anche un fondamento solido alla speranza che doveva sostenere la Chiesa. Tutte le membra della Chiesa, il suo Corpo, avrebbero preso coscienza di quale trasformazione sarebbero state oggetto un giorno, perché c’è la promessa che anche le membra parteciperanno a quella gloria, brillata nel Capo. Lo stesso Signore, parlando della maestà della sua seconda venuta, aveva detto: “Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro” (Mt 13,43). La stessa cosa affermava anche l’apostolo Paolo dicendo: “Io ritengo che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura, che dovrà essere rivelata in noi” (Rm 8,18). (…) In un altro passo dice ancora: “Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio. Quando si manifesterà Cristo, vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria” (Col 3, 3-4).