Martedì 7 Novembre : San Bonaventura

Se avete qualche virtù, radice di opere buone, o piuttosto perché siete ricchi di virtù, perseverate nella loro pratica, crescete sempre in esse, combattete fino alla morte, affinché l’ultimo giorno, al termine della vostra vita, riceviate per salario e ricompensa del vostro lavoro la corona di gloria e d’onore. Per questo Gesù Cristo, vostro unico amore, vi dice nell’Apocalisse: “Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita” (2,10). Questa corona non è altro che la ricompensa della vita eterna, il cui possesso deve infiammare di desiderio tutti i cristiani. Alzati dunque, amica di Dio, sposa di Cristo, colomba del Re eterno, vieni, affrettati alle nozze del Figlio di Dio, poiché tutta la corte celeste ti attende, “tutto è pronto” (cfr Mt 22,4; Lc 14,17b).

Un servo bello e nobile è pronto a servirti; un cibo prezioso e delizioso è preparato per ristorarti; una società dolce e amabilissima è pronta a condividere la tua gioia. Vieni dunque e affrettati!

Correte a queste nozze, poiché un servo di grande bellezza è pronto a servirvi. Il servo è l’assemblea degli angeli, che dico? E’ proprio il Figlio di Dio eterno! Non si dona lui stesso come tale nel Santo Vangelo? “In verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli” (cfr. Lc 12,37). Oh! Quanto sarà grande la gloria dei poveri e dei derelitti quando saranno serviti dal Figlio di Dio, dal sovrano Re, e da tutta l’armata riunita del regno celeste.

Anche un cibo prezioso e delizioso è preparato per nutrirvi. Il Figlio di Dio, lui stesso, preparerà la tavola con le sue mani. Lo afferma nel santo Vangelo: “E io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno” (Lc 22,29-30a). Oh! Com’è soave e delizioso questo cibo, che Dio nella sua bontà ha preparato per il povero! Oh! Com’è felice colui che deve mangiare in cielo il pane preparato nel seno della Vergine col fuoco dello Spirito Santo! “Chi mangia questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,58b) Il Re celeste nutre e ristora i suoi eletti con questo pane, questo cibo, come è scritto nel libro della Sapienza: “Sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli” (Sap 16,20).