Martedì 8 Dicembre 2020 : Commento San Pio X
E ora, per tralasciare qui la carità verso Dio, chi non troverebbe nella contemplazione della Vergine Immacolata una spinta a osservare religiosamente il precetto di Gesù Cristo, quello che Egli ha dichiarato suo per eccellenza, e cioè che noi ci amiamo gli uni e gli altri, come Egli ci ha amato? «Un grande segno – con queste parole l’Apostolo San Giovanni descrive una visione divina – un grande segno è apparso nel cielo: una donna vestita di sole coi piedi sulla luna e una corona di dodici stelle attorno al capo» (Ap 12,1). Tutti sanno che quella donna rappresenta la Vergine Maria che, rimanendo integra, partorì il nostro Capo.
L’Apostolo continua: «Avendo il frutto nel suo seno, il parto le strappava alte grida e le causava crudeli dolori» (Ap 12,2). San Giovanni, dunque, vide la SS. Madre di Dio già in atto di godere l’eterna beatitudine e tuttavia travagliata da un misterioso parto. Quale parto? Il nostro certamente; di noi che, trattenuti ancora in questo esilio, abbiamo bisogno di essere generati al perfetto amore di Dio e all’eterna felicità. Quanto ai dolori del parto, significano l’ardore e l’amore coi quali Maria veglia su di noi dall’alto dei Cieli e lavora con infaticabili preghiere per completare il numero degli eletti.
Desideriamo che tutti i fedeli cerchino di acquistare quella virtù della carità e soprattutto approfittino per questo delle feste (…) in onore dell’Immacolata Concezione di Maria.