Mercoledì 1 Maggio : Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino

“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). Questa dichiarazione di Gesù nel discorso dopo la Cena segue le affermazioni sui forti legami che l’uniscono ormai agli apostoli. “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far niente” (Gv 15,5). Il ramo vive della linfa che sale dalla vite. La sua funzione è trasformare la linfa in frutti. E’ la sua ragion d’essere. Se quindi il ramo non porta frutto, è logico che sia tagliato e gettato nel fuoco. Così è l’ordine delle cose.

Gesù lo sottolinea per indicare che la fecondità è la ragione della scelta degli apostoli e della sua azione in loro. Essi devono andare nel mondo e portare frutto per la gloria del Padre. Il mondo in cui li invia è cattivo, pericoloso, li perseguiterà. Perciò prega per loro, ma non “perché siano tolti dal mondo, ma siano custoditi dal Maligno che vi regna” (cfr. Jv 17,15). Dopo la risurrezione, Gesù dichiara ancora: “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi” (Gv 20,21).

Di conseguenza, nessun dubbio; l’opera di santificazione realizzata da Gesù negli apostoli, il legame misterioso della grazia che ha creato fra loro e lui, come i poteri straordinari che ha loro dato, sono finalizzati alla loro missione nel mondo. La pienezza della grazia e la pienezza dei poteri conferiti sono destinati ad assicurare a Gesù degli apostoli continuatori della sua missione. Sono stati scelti da Gesù, saranno trasformati dal suo Spirito per diventare altri Cristo quaggiù e portare frutti nel mondo.