Mercoledì 11 Ottobre : San Girolamo

L’Apostolo prova che siamo figli di Dio dal fatto che abbiamo in noi lo Spirito Santo (Gal 4,4). Dice: Mai noi oseremmo dire: “Padre nostro che sei nei cieli…” senza la coscienza dello Spirito Santo che abita in noi e grida con la voce potente dell’intelligenza della fede: “Abba, Padre”. (…) Occorre notare che nella Sacra Scrittura la parola “grido” significa non l’intensità della voce, ma la forza del pensiero e della verità espressa. E’ così che nell’Esodo il Signore risponde a Mosè: “Perché gridi verso di me?” (Es 14,15) mentre Mosè non aveva pronunciato alcuna parola. La Scrittura chiama quindi “grido” il suo cuore contrito e gemente con lacrime sul popolo. (…)

“Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio” (Gal 4,7). Dice, avendo lo Spirito del Figlio di Dio che grida in voi “Abba, Padre”, avete cessato di essere schiavi per diventare figli. Prima non eravate in nulla diversi dallo schiavo, anche se appartenevate alla natura di Dio; ma vivevate come dei bambini piccoli, sotto il potere di tutori e di maestri. Se ora siete divenuti figli, l’eredità vi tocca di conseguenza. (…)

Passati dalla schiavitù alla libertà, occorre che ereditiate con l’erede del Padre, il Cristo Gesù che, nella natura umana che ha assunto, dice nel salmo: “Egli mi ha detto: “Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedi a me, ti darò in possesso le genti” (Sal 2,7-8). Quanto diciamo qui al singolare deve intendersi per tutto il genere umano, poiché noi tutti che crediamo, siamo uno in Cristo Gesù, membra del suo Corpo e destinati allo stato di uomo perfetto, abbiamo Cristo per capo, perché Cristo è il capo dell’uomo (1 Co 11,3).