Mercoledì 12 Giugno : San Giovanni Crisostomo

“Chi osserverà e chi insegnerà sarà grande” (Mt 5,19). Gli uomini non devono procurare solo la loro utilità particolare, ma pure quella degli altri. La ricompensa non sarà uguale per quello che pensa solo a sé, e per quello che salvando sé salva anche gli altri. Come chi predica e non fa ciò che dice si condanna secondo S. Paolo: “Ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso?” (Rm 2,21); così chi fa il bene e non lo insegna agli altri a farlo, perde molto della sua ricompensa. Occorre dunque lavorare all’uno e all’altro, e poi applicarsi a correggersi, occorre estendere poi la vigilanza e la carità verso i fratelli.

Ecco perché Gesù Cristo dice che bisogna prima fare e poi insegnare. Mette la pratica prima dell’istruzione, per mostrare che non si può insegnare con profitto senza aver prima praticato quanto si insegna; altrimenti ci verrà detto: “Medico, cura te stesso” (Lc 4,23). Chi, incapace di darsi regole, si mette ad istruire altri, si espone ad essere deriso da chi l’ascolta, e tutti i suoi insegnamenti saranno senza frutto, perché distruggerà con le azioni quanto avrà stabilito con le parole. “Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.” (Mt 5,19)