Mercoledì 14 Agosto : Tertulliano

Formiamo un solo corpo per la nostra comunità di fede, la nostra unità d’impegno e la nostra comunione di speranza. Camminiamo insieme come una sola armata per assediare Dio e forzargli la mano con le nostre preghiere. Piace a Dio questa violenza. Preghiamo anche per gli imperatori e i loro ministri, per lo stato presente del secolo e per la pace. Ci raduniamo per ricordare le sante Scritture nelle quali, secondo le circostanze, troviamo luce o avvertimenti. Quelle parole sacre nutrono la fede, fanno crescere la speranza, confermano la fiducia, rafforzano l’impegno. Lì si fanno esortazioni, correzioni e si prendono decisioni. (…)

Se c’è una sorta di cassa comune, non è costituita da una somma di onorari, come se la religione fosse oggetto di commercio. Ognuno paga tutti i mesi un modesto contributo, il giorno che vuole, nella misura che può e se lo vuole. Nessuno vi è obbligato; si porta spontaneamente la propria parte. (…) Questa pratica della carità è quella che manca di più ad alcuni: “Guardate, dicono, come si amano!” Loro, infatti, si detestano reciprocamente. “Guardate, dicono, come sono pronti a morire gli uni per gli altri!” (…)

Per diritto di natura, nostra madre comune, siamo anche fratelli, ma a ben più forte ragione sono chiamati fratelli e considerati tali quelli che riconoscono Dio come loro unico Padre, che si sono abbeverati allo stesso Spirito di santità e che, usciti dalla stessa ignoranza, hanno provato lo stupore davanti alla stessa luce di verità.