Mercoledì 14 Febbraio : San Giovanni Paolo II

Questo tempo forte dell’anno liturgico è contrassegnato dal messaggio biblico che si può riassumere in una sola parola: … «convertitevi»… La suggestiva cerimonia delle ceneri eleva la nostra mente alla realtà eterna che mai non passa, a Dio che è principio e fine, alfa e omega della nostra esistenza (At 21,6). La conversione infatti altro non è che un tornare a Dio, valutando le realtà terrene alla luce indefettibile della sua verità. È una valutazione che ci porta ad una coscienza sempre più chiara del fatto che siamo di passaggio nella faticosa vicenda di questa terra, e ci spinge e stimola a compiere ogni sforzo perché il regno di Dio sia instaurato dentro di noi e la sua giustizia trionfi.

     Sinonimo di conversione è pure la parola penitenza; la Quaresima ci invita a praticare lo spirito di penitenza, non nella sua accezione negativa di tristezza e di frustrazione, ma in quella di elevazione dello spirito, di liberazione dal male, di distacco dal peccato e da tutti i condizionamenti che possono inceppare il nostro cammino verso la pienezza della vita. Penitenza come medicina, come riparazione, come cambiamento di mentalità, che predispone alla fede e alla grazia, ma che presuppone volontà, sforzo e perseveranza. Penitenza come espressione di libero e gioioso impegno nella sequela di Cristo.