Mercoledì 22 Novembre : Santa Gertrude di Helfta

Verità amata, giusta Equità di Dio, come comparirò davanti a te, con la mia iniquità…, il peso della mia negligenza così grande? Il tesoro della fede cristiana e della vita spirituale, ahimè, non l’ho dato ai banchieri della carità, dove poi avresti potuto ritirarlo, secondo la tua volontà, aumentato degli interessi della perfezione. Il talento che mi è stato affidato, il tempo, non solo l’ho speso invano, ma l’ho persino lasciato fuggire, sperperato e perduto totalmente. Dove andrò? Da quale parte mi volgerò? “Dove fuggire dalla tua presenza?” (Sal 139,7)

Verità, tu hai per consiglieri inseparabili la giustizia e l’equità… Guai a me se comparissi davanti al tuo tribunale senza aver un avvocato che risponde per me: o Carità, arriva tu a discolparmi. Rispondi tu per me; sollecita il mio perdono; difendi la mia causa affinché possa vivere grazie a te.

So che cosa farò: “Alzerò il calice della salvezza” (Sal 116,13). Metterò il calice di Gesù sul vassoio vuoto della Verità. Così rimedierò a tutto ciò che mi manca. Così coprirò tutti i miei peccati. Per mezzo di questo calice rimedierò degnamente e molto più a tutto ciò che c’è di imperfetto in me. …

Cara Verità, venire a te senza il mio Gesù mi sarebbe intollerabile; ma col mio Gesù comparire davanti a te sarà per me piacevole ed amabile. Verità, siedi ora sul tuo tribunale…: “Non temo alcun male” (Sal 23,4).