Mercoledì 23 Dicembre 2020 : Commento Omelia attribuita a san Gregorio il Taumaturgo

[Giovanni Battista diceva:] Alla tua presenza, Signore Gesù, non posso tacere, perché «Io sono la voce, e la voce di colui che grida nel deserto: preparate la via del Signore. Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e sei tu che vieni da me!» (Mt 3,3.14)

Io, quando sono nato, ho cancellato la sterilità di colei che mi metteva al mondo; e quando ero appena un neonato, ho portato rimedio al mutismo di mio padre ricevendo da te la grazia di questo miracolo. Ma tu, nato da Maria Vergine nel modo che hai voluto e che sei il solo a conoscere, non hai cancellato la sua verginità, tu l’hai protetta aggiungendole il titolo di madre; né la sua verginità ha impedito la tua nascita, né la tua nascita ha intaccato la sua verginità. Queste due realtà incompatibili, il parto e la verginità, sono state riunite in un’unica armonia, il che è alla portata del Creatore della natura.

Io, che sono un uomo, non faccio che partecipare alla grazia divina; ma tu, tu sei nello stesso tempo Dio e uomo, perché sei per natura l’amico degli uomini (cfr Sap 1,6).