Mercoledì 24 Gennaio : San Josemaría Escrivá de Balaguer

“Ecco uscì il seminatore a seminare” La scena è d’attualità. Oggi il seminatore divino semina ancora il suo seme con forza. L’opera di salvezza continua ad attuarsi, e il Signore vuole servirsi di noi; desidera che noi, cristiani, apriamo al suo amore tutte le strade della terra; ci invita a diffondere il suo divino messaggio, con la dottrina e con l’esempio, fino ai confini del mondo. Chiede a noi, cittadini di questa società che è la Chiesa, e cittadini della società civile, di essere ciascuno un altro Cristo nell’attuare fedelmente i nostri compiti, santificando il lavoro professionale e i doveri del nostro stato.

Se consideriamo questo mondo che ci circonda, e che amiamo perché è opera di Dio, vi vedremo realizzarsi la parabola: la parola di Gesù è feconda, suscita in molte anime la sete di darsi e di essere fedeli. La vita e il comportamento di coloro che servono Dio hanno cambiato la storia, anzi, molti fra coloro che non conoscono il Signore sono mossi, forse senza saperlo, da ideali la cui origine sta nel cristianesimo.

Vediamo anche che una parte del seme cade nella terra sterile, o tra le spine e la sterpaglia; dei cuori si chiudono alla luce della fede. Se gli ideali di pace, di riconciliazione, di fraternità sono accettati e proclamati, sono troppo sovente smentiti dai fatti. Alcuni si accaniscono invano ad imbavagliare la voce di Dio utilizzando, per impedire la sua diffusione, la forza brutale o un’arma meno rumorosa ma forse più crudele poiché rende insensibili le menti, cioè l’indifferenza.