Mercoledì 25 Novembre 2020 : Commento San Claudio La Colombière
E’ incredibile quanti nemici si devono combattere una volta che si prende la risoluzione di farsi santi. Sembra che tutto si scateni, e il demonio con i suoi artifici, e il mondo con le sue seduzioni, e la natura con la resistenza che fa ai buoni desideri; le lodi dei buoni, le beffe dei malvagi, i consigli dei tiepidi. Se Dio vi visita, bisogna temere la vanità; se si ritira, può subentrare al posto del fervore timidezza e disperazione. La tentazione può venire dagli amici perché vogliamo compiacerli, come al solito; dagli altri, per timore di dispiacer loro. E’ bene temere l’indiscrezione nel fervore, la sensualità nella moderazione e sempre l’amor proprio. Che fare dunque? (…)
Siccome soprattutto la santità non consiste ad esser fedeli un giorno o un anno, ma a perseverare e crescere fino alla morte, bisogna che Dio ci serva da scudo, uno scudo che ci avvolge, perché siamo attaccati da ogni parte (cf. Sal 91,4). Bisogna che faccia tutto Dio. Meglio così; non temiamo, non viene mai meno. Quanto a noi, dobbiamo solo riconoscere la nostra impotenza ed essere ferventi e costanti nel chiedere aiuto per l’intercessione di Maria, a cui Dio nulla rifiuta. Ma pure questo non lo possiamo se non con una grande grazia o piuttosto con molte grandi grazie di Dio.