Mercoledì 25 Ottobre : San Fulgenzio di Ruspe
Il Signore, volendo definire il ruolo particolare dei servi da lui preposti al suo popolo, disse: «Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro». (…) Se ci chiediamo quale sia questa razione di cibo, ce lo indica San Paolo quando dice: «Ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato» (Rm 12,3). Quella che Cristo chiama razione di cibo, Paolo chiama misura di fede, perché comprendiamo che il cibo spirituale non è altro che il mistero della fede cristiana. Noi vi diamo nel nome del Signore questa razione di cibo ogni volta che, illuminati dal dono della grazia spirituale, vi parliamo secondo i dettami della vera fede; e voi ricevete la medesima razione di cibo dalle mani degli amministratori del Signore, quando ogni giorno ascoltate la parola di verità dai ministri di Dio.
Sia il nostro nutrimento, questa razione di cibo che Dio ci dà. Traiamone l’alimento della nostra retta condotta per giungere alla ricompensa della vita eterna. Crediamo in colui che dà se stesso a noi in cibo perché non veniamo meno lungo la strada (Mt 14,32), e che riserva se stesso per essere la nostra ricompensa, affinché troviamo la gioia nella patria. Crediamo e speriamo in lui. Amiamolo al di sopra di tutto e in tutto. Cristo infatti è il nostro alimento e sarà la nostra ricompensa. Cristo è il cibo e il conforto dei viaggiatori in cammino; è la sazietà e l’esultanza dei beati nel loro riposo.