Mercoledì 27 Gennaio 2021 : Commento Beato Guerrico d’Igny
C’è qualcosa infatti che inculchi la regola del silenzio con più peso e autorità, che reprima il male inquieto della lingua e le tempeste della parola (…) quanto la Parola di Dio silenziosa fra gli uomini? «La mia parola non è ancora sulla lingua» (Sal 138,4) sembra proclamare la Parola onnipotente quando si sottomette a sua madre. E noi, con quale follia diciamo: «Per la nostra lingua siamo forti; ci difendiamo con le nostre labbra: chi sarà nostro padrone» (Sal 11,5). Quanto mi sarebbe dolce, se questo mi fosse permesso, osservare il silenzio, ritirarmi e tacere, anche a proposito del bene, per poter prestare un orecchio più attento, più raccolto, alle parole segrete e ai significati sacri di questo divino silenzio. Quanto mi sarebbe buono imparare dal Verbo, per lo stesso tempo durante il quale anche lui ha osservato il silenzio, imparando da sua madre. (…)
«Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). Poniamo tutta la nostra devozione, fratelli, nel meditare su Cristo avvolto nelle fasce di cui sua madre l’ha coperto, per poter vedere, nella gioia eterna del Regno, la gloria e la bellezza di cui suo Padre l’avrà rivestito.