Mercoledì 5 Aprile : San Cirillo di Gerusalemme
Vuoi anche sapere con certezza che la croce è stata per Gesù una gloria? Ascolta, lui te lo dice, e non io. Giuda, vinto dall’ingratitudine verso il il suo ospite, stava per consegnarlo; appena uscito dalla cena, bevuto il calice della benedizione, quasi come ringraziamento per tale bevanda di salvezza, decise di spargere il sangue innocente. Mangiato il pane del Maestro, lo ringraziava in modo terribile, facendolo cadere. (…) Poi Gesù disse: « È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo » (Gv 12,23). Vedi come sa che la croce è la sua gloria? (…) Non che prima egli sia stato senza gloria, poiché era stato glorificato « con quella gloria che aveva presso il Padre prima che il mondo fosse » (Gv 17,5). In quanto Dio era glorificato da sempre, mentre ora è stato glorificato per aver meritato la corona grazie alla sua costanza nella prova.
Egli non morì contro la sua volontà, né fu la violenza a sacrificarlo, ma offrì se stesso volontariamente. Ascolta quello che dice: « Io ho il potere di dare la mia vita e il potere di riprenderla (Gv 10,18); cedo volontariamente ai miei nemici la mia vita, perché se non lo volessi, nulla accadrebbe ». Egli dunque andò volontariamente alla Passione, lieto di un’opera così sublime, pieno di intima gioia per la vittoria cioè per la salvezza degli uomini.