Messaggio del Santo Padre al Direttore Generale della Fao in occasione dell’inaugurazione del Forum mondiale sull’alimentazione (World Food Forum) [1-5 ottobre 2021] (1 ottobre 2021)
A Sua Eccellenza
il Dottor Qu Dongyu
Direttore Generale della FAO
Signor Direttore Generale,
Saluto cordialmente, a nome del Santo Padre Francesco, tutti i partecipanti al Forum Mondiale sull’Alimentazione, finalizzato alla promozione dell’azione guidata dai giovani per la trasformazione dei nostri sistemi alimentari. Ringrazio Sua Eccellenza e il Comitato della Gioventù della fao per aver opportunamente scelto di convocare questa significativa riunione e di offrire il vostro sostegno a una nuova generazione di leader che hanno fame di giustizia.
Oggi i giovani di tutto il mondo stanno coltivando la loro creatività e la loro energia per affrontare le cause strutturali dell’attuale crisi alimentare, dai prolungati conflitti armati agli effetti devastanti del cambiamento climatico. Il loro senso di appartenenza a una stessa comunità e al pianeta vi affida con urgenza il compito di agire e risolvere le sfide che affliggono la famiglia umana in modo innovativo. Il loro dono per noi consiste nell’apportare soluzioni innovative per affrontare i vecchi problemi e nel coraggio di non lasciarsi limitare da un pensiero miope che si rifiuta di cambiare.
Poche settimane fa, i leader del mondo si sono riuniti a New York per celebrare il Vertice dell’onu sui Sistemi Alimentari. Si sono impegnati a lavorare insieme per ottenere l’attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 2, che lotta per sradicare la fame nel mondo. Le loro parole sono una promessa ai nostri fratelli e sorelle, ai nostri figli e figlie e ai nostri nipoti.
Con questa convinzione, chiedo a tutti i giovani riuniti nel Forum Mondiale sull’Alimentazione di essere intrepidi e decisi. Chiedo loro di restare uniti e saldi nei loro propositi. Di non essere meschini nei loro sogni, di lottare per un futuro migliore e di trasformare questi aneliti in azioni concrete e significative. Di lasciarsi alle spalle le routine e i falsi miraggi e di rigenerare questo mondo scosso dalla pandemia. E tutto questo diventerà una felice realtà se semineranno solidarietà, creatività, nobiltà di animo.
Spetta a quanti ora devono adempiere agli impegni formulati negli ultimi mesi non deludere le nuove generazioni. Guardate profondamente gli occhi dei giovani che vi chiedono un cambiamento, e ascoltate. Ascoltate le loro preoccupazioni e ispiratevi alla loro visione, perché è il nostro presente che definirà il loro futuro.
Che ci ricordino per la nostra decisione di avere speranza di fronte alla disperazione e di rimanere uniti nella missione di garantire che nessuno resti senza i mezzi necessari per condurre una vita dignitosa.
Prego per tutti voi affinché i vostri lavori di questi giorni si vedano colmati di Benedizioni divine.
Vaticano, 1° ottobre 2021
Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato
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da L’Osservatore Romano, Anno CLXI n. 223, venerdì 1 ottobre 2021, p.4.