Messaggio del Santo Padre Francesco, a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in occasione della Giornata Internazionale dellAlfabetizzazione 2024 (9 settembre 2024)

Signora Audrey Azoulay
Direttore Generale dell’UNESCO
Parigi

In occasione della celebrazione della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione 2024, che si svolge quest’anno a Yaoundé, il 9 e 10 settembre, il Santo Padre è lieto di esprimere la Sua vicinanza spirituale a tutti gli organizzatori e ai protagonisti della Conferenza mondiale organizzata dall’UNESCO, in collaborazione con il Governo del Camerun. Celebrata annualmente dal 1967, la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione è un’occasione particolarmente propizia per fare un bilancio dei risultati raggiunti nella lotta contro l’analfabetismo e per incoraggiare tutte le persone e le istituzioni impegnate nel prezioso servizio dell’educazione permanente. 

Il tema scelto per quest’anno, “Promuovere l’educazione multilingue: l’alfabetizzazione per la comprensione reciproca e la pace”, invita a riflettere sul contributo dell’alfabetizzazione all’avvicinamento dei popoli e alla promozione della comprensione reciproca. Si tratta di un’occasione per la Santa Sede di rinnovare il proprio apprezzamento per il ruolo svolto dall’UNESCO nella promozione della diversità linguistica e culturale, senza dimenticare quella del multilinguismo.

In generale, il multilinguismo è sempre più riconosciuto come un fattore che favorisce lo sviluppo personale, soprattutto in termini di flessibilità mentale, apertura e adattamento ad altre realtà culturali, ma anche per la sua capacità di favorire il dialogo, l’ascolto e la mediazione. I poliglotti sono spesso richiesti perché, oltre alla capacità di comprendere e parlare più lingue, hanno spesso migliori capacità analitiche, maggiori abilità comunicative e sociali e migliori attitudini cognitive. I poliglotti sono più disposti ad apprezzare la ricchezza di altre culture, anche molto lontane dalla propria.

Nelson Mandela una volta pronunciò una frase significativa: “Se parli a un uomo in una lingua che capisce, parli alla sua testa, se gli parli nella sua lingua, parli al suo cuore”. Di fatto, la lingua è uno strumento fondamentale nella comunicazione tra le persone e i popoli. Aiutare le persone e i futuri dirigenti a familiarizzare con più lingue è dare alla nostra umanità costruttori di ponti, capaci di superare i pregiudizi, le differenze, gli antagonismi e le polarizzazioni per dare priorità al dialogo e all’incontro; è dare al mondo uomini che sanno parlare alla mente ma anche al cuore degli interlocutori, siano essi collaboratori o avversari.

Ancora una volta, il Sua Santità incoraggia vivamente i responsabili politici, gli operatori dell’educazione e il pubblico in generale a valorizzare l’importanza dell’alfabetizzazione al fine di edificare una società più istruita, fraterna, solidale e pacifica. Nel solco di San Giovanni Paolo II, auspica che «gli uomini – liberati dalla paura e dalla minaccia di conflitti armati che potrebbero essere apocalittici – imparino non a combattersi, ma a saldare tra loro i vincoli di fraternità grazie ai mezzi di comunicazione che offre loro dalla civiltà moderna» (Papa Giovanni Paolo II, Messaggio in occasione della XX Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, 1° settembre 1986).

Papa Francesco invoca un’abbondanza di grazie e benedizioni divine su di Lei e sui collaboratori, sui membri delle reti impegnate nell’alfabetizzazione e sui sostenitori del dialogo interculturale, ma anche su tutti i promotori della comprensione reciproca tra i popoli.

Mentre sono lieto di trasmetterLe questo messaggio, mi valgo della circostanza per rinnovarLe, Signora Direttore Generale, i sensi della mia più alta considerazione.
 

Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità