Messaggio del Santo Padre in occasione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi (10 ottobre 2021)

Al caro Fratello
Mons. Domenico Sorrentino Arcivescovo
Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

Rivolgo di cuore il mio saluto ai partecipanti alla sessantesima marcia per la pace Perugia-Assisi, rallegrandomi perché il tema scelto quest’anno è “La cura come nuovo nome della pace”. Nel fatto che intorno al valore del prendersi cura, riferito agli altri e all’ambiente, si riscontri oggi un’ampia condivisione, possiamo riconoscere un positivo segno dei tempi, che la crisi pandemica ha contribuito a far emergere. Con il gesto semplice ed essenziale del vostro camminare, voi avete affermato che la cultura della cura è una strada, anzi, è la strada maestra che conduce alla pace (cfr Messaggio per la 54ª Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2021).

La cura, infatti, è il contrario dell’indifferenza, dello scarto, del violare la dignità dell’altro, cioè di quell’anti-cultura che è alla base della violenza e della guerra. Purtroppo ancora oggi, dopo le due immani guerre mondiali e le tante guerre regionali che hanno distrutto popoli e Paesi, ancora – ed è scandaloso – gli Stati spendono enormi somme di denaro per gli armamenti, mentre nelle Conferenze internazionali si proclama la pace, distogliendo di fatto lo sguardo dai milioni di fratelli e sorelle che mancano del necessario per vivere o trascinano un’esistenza indegna dell’uomo.

Per questo è più che mai necessario camminare sulla via della cura: non una volta all’anno, ma ogni giorno, nel concreto della vita quotidiana, con l’aiuto di Dio che è padre di tutti e di tutti si prende cura, perché impariamo a vivere insieme da fratelli e sorelle. Con questa viva speranza invoco l’intercessione di San Francesco d’Assisi e invio a tutti la mia benedizione.

Roma, San Giovanni in Laterano, 4 ottobre 2021
Festa di San Francesco di Assisi

Francesco