Pasqua 2017
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Carissimi, prima di entrare nel Triduo Pasquale che, con i suoi riti e celebrazioni, costituisce per i cristiani il cuore di ogni liturgia in quanto memoriale dell’essenza della fede in Gesù Cristo morto e risorto, rivediamo il percorso che la nostra comunità parrocchiale ha seguito nei quaranta giorni della quaresima, come scelta e progetto che ci avvicina alla verità dell’amore di Dio.
In queste settimane di quaresima, aiutati anche dai ragazzi del catechismo e i loro catechisti, abbiamo sviluppato durante le celebrazioni domenicali il tema della GIOIA dell’INCONTRO, perché dall’incontro con Gesù possano essere sempre gioiosi tutti gli incontri anche con i fratelli.
Il modo di stare al mondo del cristiano è quella di “stare in relazione”, ascoltare, stare senza giudicare, creare opportunità d’incontro, regalare sguardi d’amore illuminati e benevoli. Ci siamo allora dedicati a “imparare la liturgia” perché facendo esperienza di quei valori umani che sono presenti nei segni liturgici, come l’ascolto, il silenzio, la condivisione, il perdono, il rendimento di grazie, si può certamente stare meglio insieme.
Nella prima domenica di Quaresima abbiamo messo in evidenza che la Messa è ACCOGLIENZA, andando ad accogliere i fedeli alla porta della chiesa anche con il suono di una campanella, a ricordare che è domenica, che abbiamo un appuntamento importante con Gesù e siamo attesi nella sua casa.
Nella seconda domenica abbiamo posto l’attenzione sull’atto penitenziale e sullo scambio del segno della pace per comprendere che la Messa è PERDONO.
Abbiamo portato la VESTE BIANCA che ci ricorda la veste candida di Gesù sul monte Tabor durante la trasfigurazione e la purezza delle nostre anime dopo il Battesimo.
Ogni volta che sappiamo perdonare e chiedere scusa, la nostra anima riacquista luminosità! Nella terza domenica abbiamo presentato il tempo dell’ASCOLTO della Parola che viene da Dio attraverso la Bibbia e l’omelia del sacerdote, con il simbolo della CONCHIGLIA perché la Parola di Dio va ascoltata con attenzione e silenzio proprio come quando ci concentriamo per ascoltare le onde del mare attraverso la conchiglia.
La conchiglia veniva anche usata dai Pellegrini di Santiago per dissetarsi lungo il cammino così come disseta la Parola di Dio. La Samaritana si è messa in ascolto e dialogo con Gesù; e mettendo davanti a lui tutta la sua vita e la sua storia, alla luce della Parola, ha trovato in Gesù la via della salvezza… “Signore dammi di quest’acqua” Nella quarta domenica la nostra attenzione è stata per l’offertorio, con la presentazione del pane del vino, frutti della terra e di ogni lavoro dell’uomo, insieme alle offerte in denaro per le necessità della comunità e dei poveri.
Per questo la Messa è OFFERTA. Il simbolo della LAMPADA a ricordare che bisogna tenere gli occhi ben aperti per non lasciarci sfuggire le occasioni di bene che possiamo compiere. E nella quinta tappa del nostro cammino quaresimale, in cui poco alla volta abbiamo riscoperto la bellezza della Messa e “La gioia dell’incontro” vero con Gesù e con i fratelli, e abbiamo imparato a riconoscere nella Messa i segni liturgici dell’accoglienza, del perdono, dell’ascolto e dell’offerta, attraverso la preghiera eucaristica e i riti di comunione abbiamo compreso che la Messa è CONDIVISIONE.
Il simbolo della PAGNOTTA, come segno di fratellanza e di appartenenza alla comunità, ci ha ricordato che Gesù si è fatto pane per noi, perché noi ci facciamo pane per gli altri. Tante piccole pagnottine di pane sono state benedette alla fine della celebrazione, e donandone una ad ogni nucleo famigliare siamo stati invitati a condividerla prima del pranzo o della cena con tutti i famigliari, esprimendo una preghiera di ringraziamento a Dio che è con noi sempre e non solo nella Messa.
Siamo quindi arrivati ai riti di conclusione della Messa, ma abbiamo pure capito che la Messa non ha termine con le parole del sacerdote “Andate in pace”, ma la Messa ci invia alla MISSIONE. Il RAMOSCELLO DI ULIVO della domenica delle Palme ha ricordato l’accoglienza gioiosa riservata a Gesù al suo ingresso in Gerusalemme e ci ha chiamato a testimoniare con la stessa gioia la nostra fede in Lui. Il nostro “fare pasqua” quest’anno si ispiri ai vari passaggi che ogni domenica viviamo partecipando e seguendo la celebrazione eucaristica della nostra comunità, famiglia di famiglie, e l’accoglienza, il perdono, l’ascolto, l’offerta, la condivisione e la gioia che esprimiamo attorno all’altare incontrando Gesù possa essere esperienza di tutti in tutte le nostre famiglie.
E il tempo prolungato di Adorazione Eucaristica (quarantore), nei primi giorni della settimana santa, come indicato dal programma che segue, porti la nostra comunità alla presenza del Signore, ognuno possa sentire la compagnia della sua Parola e della sua Grazia, celebrando con fede anche il sacramento della Riconciliazione.
A tutti e a ciascuno, di cuore, Buona Pasqua di Risurrezione Un augurio speciale, che si fa preghiera, … per i malati, gli anziani, quanti sono soli con le loro difficoltà, i lavoratori ancora precari, i giovani che cercano lavoro, le tante mamme e spose che lontane dal loro paese sono tra noi per assistere i nostri cari, i ragazzi e i giovani che, impegnati nello studio, sognano un futuro sereno … di famiglia, di lavoro, di servizio …
A tutte le famiglie, al consiglio pastorale e a tutti gli operatori e collaboratori al bene della comunità parrocchiale, Buona Pasqua, con affetto, vostro don Claudio