Quaresima 2025

La Quaresima di quest’anno ha un significato speciale: è
la Quaresima del Giubileo 2025. In questo tempo di grazia tutti noi chiediamo a Dio un cammino di cambiamento e di riscoperta della speranza cristiana: siamo invitati a cambiare il più possibile gesti, parole, pensieri e vivere una profonda amicizia con il Signore Gesù, per imparare che è sempre possibile “lasciarsi riconciliare con Dio” e ricominciare!

Papa Francesco ci provoca con una domanda importante: «Ho dentro di me un vero desiderio di ricominciare? Pensateci, ognuno di voi: dentro di me, voglio ricominciare?» (Prima Udienza Giubilare 2025).

Questa Quaresima non è come le altre. Tutto cambia perché tutto ricomincia! Possiamo davvero ripartire dall’incontro con Gesù e con la sua presenza al nostro fianco!

Tutto ricomincia dal Vangelo e dalla Preghiera Sia il Vangelo a orientare il nostro stile di vita. Per questo sforziamoci di “incarnarlo” personalmente, come responsabili, educatori e volontari impegnati negli ambienti in cui viviamo e nella comunità.
Ci guidi il Vangelo delle Beatitudini e il Discorso della Montagna (i capitoli 5,6,7 di Matteo), per riplasmare il nostro modo di pensare, agire, scegliere, sentire e così educarci ed educare secondo i sentimenti di Gesù. Crediamo che così, in ogni luogo, tutto ricomincia.
Ricominciamo contemplando il Mistero della Croce, stando spesso davanti alla Croce e al Crocifisso, anche nelle nostre case, ritrovandosi spesso a pregare, proponendo – anche nell’informalità – di pregare insieme! Sull’esempio di Carlo Acutis, ritroviamoci spesso davanti all’Eucaristia, personalmente e in gruppo, invitando spesso i più giovani a pregare insieme con noi.

Tutto ricomincia con la carità e realizzando segni di speranza Troviamo insieme occasioni straordinarie per fare il bene, secondo i segni di speranza che il Papa ci suggerisce per questo Giubileo:

  • promuovere la pace a partire dai nostri ambienti di vita e interessarsi delle vicende del mondo
  • incoraggiare gli amici e ritrovare insieme la gioia di vivere (vigilare sulla gioia del prossimo);
  • cancellare ogni forma di rancore e risentimento (esercitarsi nel perdono reciproco);
  • stare vicino alle persone ammalate, visitandole e prendendosi a cuore la loro salute o aiutandole se non sono autonome;
  • incentivare prossimità e inclusione con i ragazzi con disabilità;
  • trovare forme di “missionarietà” e amicizia e ricontatto con i ragazzi che abbiamo perso di vista;
  • educare alla difesa dei diritti dei più deboli (con campagne di sensibilizzazione, ragionevolezza, informazione, anche raccolte fondi);
  • trovare azioni di vicinanza verso gli anziani soli e chiedere di non trascurare i propri nonni, ma di farsi loro accanto più spesso;
  • occuparsi di situazioni di povertà che conosciamo sul nostro territorio o in terra di “missione” (procuriamo il cibo per chi è in difficoltà ad esempio, chiedendo ai ragazzi di mettersi in movimento).

Così sarà la Quaresima del Giubileo, un segno per dire davvero che tutto cambia e tutto ricomincia.