Sabato 1 Febbraio : SantAgostino

C’è il mare, c’è la tempesta. Non ti resta che gridare: Signore, salvami! (Mt 14,30) Ti porga la mano colui che cammina intrepido sui flutti; ti sollevi nella tua trepidazione; unendoti a sé, consolidi la tua sicurezza. Ti parli nell’intimo e ti dica: “Guarda a me; vedi che cosa ho sopportato? Tu sopporti, forse, un fratello malvagio o un nemico esteriore; e io non li ho, forse, sopportati? Fremevano all’esterno i giudei, e nell’interno mi tradiva il discepolo.”

Infuria, dunque la tempesta? Ma c’è lui, Cristo, che salva dalla paura e dalla tempesta (Sal 54,9 LXX). Forse la tua barca è squassata perché egli in te dorme. Si faceva sempre più violento il mare; la navicella nella quale navigavano i discepoli era scossa; e Cristo dormiva. Finalmente, si rammentarono che tra loro dormiva il dominatore e il creatore dei venti. E allora si avvicinarono a Cristo e lo svegliarono. Egli ordinò ai venti e si fece grande bonaccia.

È naturale che il tuo cuore si turbi, se dimentichi colui nel quale credi. Le tue sofferenze ti sembrano intollerabili, perché non ripensi a ciò che ha sopportato per te Cristo. Se Cristo non ti viene in mente, egli per te dorme. Risveglia Cristo, riacquista la fede! Cristo in te dorme se ti sei dimenticato dei patimenti di Cristo; Cristo veglia in te quando te ne ricordi. E quando con tutto il cuore avrai contemplato ciò che egli ha sofferto, non sopporterai forse anche tu di buon animo – e magari rallegrandoti – i tuoi dolori, trovando una certa somiglianza fra quel che tu soffri e quello che ebbe a soffrire il tuo re? Quando, dunque, comincerai a consolarti e a rallegrarti con questi pensieri, è segno che egli si è destato e che ha ordinato ai venti, e si è fatto bonaccia. “Aspettavo, dice un salmo, colui che mi salvasse dalla paura e dalla tempesta.”