Sabato 10 Aprile 2021 : Commento San John Henry Newman
A prima vista, ci sembra strano. Siamo disposti infatti a farci della risurrezione un’idea ben diversa, a rappresentarcela come una manifestazione lampante e visibile della gloria di Cristo. (…) Figurandoci la risurrezione come un trionfo pubblico, siamo spinti ad immaginare la confusione e il terrore che avrebbero afferrato i suoi carnefici se Gesù si fosse presentato vivo davanti a loro. Ma, notiamolo, un tale ragionamento equivale a concepire il Regno di Cristo come un regno di questo mondo, e non è giusto. Sarebbe come rappresentarci Cristo che viene già in quel momento a giudicare il mondo, e ciò avverrà soltanto nell’ultimo giorno. (…)
Perché mostrarsi soltanto ad alcuni «testimoni prescelti»? Perché era il mezzo più efficace per diffondere la fede nel mondo intero.(…) Quale sarebbe stato il frutto di una manifestazione pubblica che fosse imposta a tutti? Il nuovo miracolo avrebbe lasciato la folla tale quale l’aveva trovata, senza cambiamento efficace. Già i suoi primi miracoli non avevano convinto tutti. (…) Cosa avrebbero potuto dire e sentire più di prima, anche se «uno risuscitasse dai morti» (Lc 16,31)? (…) Cristo si mostra per suscitare dei testimoni della risurrezione, dei ministri della sua parola, le fondamenta della sua Chiesa. Come la folla, con la sua natura mutevole, avrebbe potuto diventarlo?