Sabato 12 Agosto : Santa Caterina da Siena

Il nostro dolce Salvatore ha detto: “Se aveste fede, come un granello di senape, potreste dire a questa montagna: spostati, ed essa si sposterebbe” (cfr. Mt 17,19).

Sì, mio carissimo Padre, credo che sia la verità, poiché, quando l’anima fedele mette tutta la sua fede e la sua speranza sul legno della santissima Croce, dove troviamo l’Agnello consumato dal fuoco della divina carità, ella acquista una fede così grande che non ci sarà montagna, cioè peccato, montagna di orgoglio, d’ignoranza, o di negligenza, ch’ella non possa spostare per la virtù della santissima Croce. La nostra volontà farà andare la montagna dal vizio alla virtù, dalla negligenza allo zelo, dall’orgoglio alla vera e perfetta umiltà. Contemplando Dio abbassato fino all’uomo, solleveremo la montagna dell’ignoranza e ci umilieremo nella vera e perfetta conoscenza di noi stessi; vedremo che siamo nulla e che facciamo solo opere da nulla. Allora l’anima trova in sé le prove della bontà di Dio e del suo ardente amore; vede che ne è stata amata prima ancora di esser creata (…).

Così l’anima prova che la sua fede è viva e non morta; mostra che ha reso conforme la sua volontà a quella di Dio. Ha ordinato alle montagne di levarsi e le montagne si sono levate; è divenuta potente conformandosi alla santa volontà di Dio.